Gentile operatore, premesso che i riscontri alle richieste di chiarimenti non possono costituire attività di consulenza di natura tecnica e/o legale ai fini della partecipazione alla gara, si evidenzia che la Sez. VI.2) della Lettera di Invito/Disciplinare di gara (“REQUISITI DI CAPACITÀ TECNICA E PROFESSIONALE DEI PROFESSIONISTI”) statuisce che “per le categorie P01, ai fini della qualificazione nell’ambito della stessa categoria, le attività svolte per opere analoghe a quelle oggetto dei servizi da affidare sono da ritenersi idonee a comprovare i requisiti quando il grado di complessità sia almeno pari a quello dei servizi da affidare […] Per servizi svolti: - a partire dal 21 dicembre 2013, sono utilizzabili lavori classificabili con lo “ID Opere” di cui all’allegato TAVOLAZ-1 al DM 143/2013 ed i lavori della medesima categoria avente un grado di complessità “G” pari o superiore a quello previsto per l’intervento da progettare. - prima del 21 dicembre 2013, si applica lo stesso criterio, equiparando le classi e categorie di cui all’art. 14 della Legge n° 143 del 1949 alle corrispondenti Classificazioni, come specificato nella tabella precedente”. Invero, ai sensi dell’art. 8, comma 1, D.M. 143/2013 nonché dell’art. 8 D.M. 17 giugno 2016, in merito alla classificazione delle prestazioni professionali “gradi di complessità maggiore qualificano anche per opere di complessità inferiore all'interno della stessa categoria d’opera”. Inoltre, come chiarito dall’orientamento espresso dall’A.N.A.C. “le attività svolte per opere analoghe a quelle oggetto dei servizi da affidare (non necessariamente di identica destinazione funzionale) sono da ritenersi idonee a comprovare i requisiti quando il grado di complessità sia almeno pari a quello dei servizi da affidare» (cfr. anche determinazione ANAC n. 4 del 25 febbraio 2015 e n. 5 del 27 luglio 2010)” (Delibera n. 881/2017).